Strade parallele (la scuola, la vita)
Dialogo tra un insegnante degli anni ’70 e uno studente di oggi
Fiorenzo Alfieri, Leonardo Menon
Prefazione di Francesco Profumo
Intervista su La Repubblica (ed Torino) 14.11.2013
In Italia la scuola superiore disperde, prima della conclusione del suo corso, quasi uno studente su quattro, e (cosa ancora più grave) non piace all’80% dei ragazzi che resistono alla dispersione. Il senso di estraneità degli studenti italiani nei confronti della loro scuola (le “strade parallele”) è un’emergenza politica: perciò ci troviamo in questa collana.
Il libro vuole rivolgersi a tutti – insegnanti, famiglie, studenti, comuni cittadini – con un linguaggio semplice e diretto, per sollecitarli a capire e possibilmente ad agire per cambiare la situazione esistente. Non si limita a toccare temi di carattere generale, ma entra nel vivo della didattica considerando anch’essa questione di primaria importanza politica, malgrado la sottovalutazione di cui soffre nel nostro Paese.
Tra gli anni ’60 e ’70 un giovanissimo Fiorenzo Alfieri faceva il maestro elementare in una scuola della periferia operaia di Torino, applicando (insieme ai suoi colleghi del Movimento di Cooperazione Educativa) tecniche didattiche che hanno avuto successo con gli alunni e con le loro famiglie. In seguito, ha continuato a occuparsi di educazione come dirigente scolastico e come amministratore della sua Città. Ora, non più impegnato in prima persona, ha proposto al nipote Leonardo, studente di seconda liceo scientifico, di dialogare con lui sulla scuola reale. Ne è nata una sorta di dialogo socratico che offre una diagnosi della situazione né reticente né catastrofista, affiancata da proposte concrete miranti a costruire conoscenza che coinvolga e appassioni gli studenti. Come avveniva nelle vaste platee del teatro greco, dove, alla fine della stesura di questo libro, nonno e nipote sono andati a cercare il punto in cui le “strade parallele” forse potrebbero incontrarsi.