Vi riportiamo un altro resoconto dell’incontro che si è svolto a maggio presso il liceo Machiavelli-Capponi di Firenze con la scrittrice Simonetta Agnello Hornby.
Ecco la testimonianza di Mattia:
“Nel maggio 2014, noi studenti del liceo Machiavelli-Capponi abbiamo avuto la fortuna di assistere alla presentazione del nuovo romanzo di Simonetta Agnello Hornby, La mia Londra, pubblicato da Giunti, che ben racconta la storia del suo rapporto con la città dove vive da più di quaranta anni.
Simonetta Hornby ha raccontato ai presenti della sua educazione privata a casa, a Palermo, della sua infanzia solitaria ma non infelice, anche grazie al grande affetto dei genitori, orgogliosi della figlia, prima donna della famiglia a svolgere una professione. La madre proveniva da una famiglia nobiliare di Agrigento, una donna colta e bilingue, in quanto in grado di parlare sia italiano che francese. Il padre era un barone di origine pisana, molto attento però nel conservare l’identità siciliana della figlia, la quale ammette di aver vissuto un misto di cultura siciliana ed europea.
Nel 1963, Simonetta parte da Punta Raisi destinazione Cambridge, dove sua madre riteneva indispensabile completare la sua formazione.
Ultimati gli studi universitari in giurisprudenza nel 1967, vive tra Zambia e Stati Uniti, dove conosce il futuro marito.
Simonetta Hornby ha poi ben spiegato l’impatto schoc con la nuova realtà londinese, rivelando di essersi sentita in un altro mondo, immersa in un’umanità immensa, circondata da autobus a due piani e aeroporti giganteschi. Una diversità che però non percepiva ostile.
Il suo arrivo nella Londra degli Anni Sessanta, un mito per moda, musica, modo di vivere non l’ha distratta dall’impegnarsi con tutte le sue forze nella sua attività.
E il suo consiglio verso noi ragazzi è proprio quello di valutare una città, un paese, in base alle opportunità offerte, eliminando l’abitudine di gravitare troppo tra di noi, ma cercando di girare di più, per i tanti club culturali, per i tanti musei, elemento che può aiutare a lavorare meglio. Parlando di Londra, la Hornby si illumina, e ci professa il suo amore verso l’immensa cultura trovata nella capitale inglese, l’infinita possibilità di lavorare, dove nessuno è respinto. Tutti aspetti che caratterizzano ancora oggi l’abitare in questa straordinaria alma mater.
Nel 1979 Simonetta fonda Hornby and Levy, uno studio legale nel quartiere di immigrati di Brixton che ben presto si è specializzato nel diritto di famiglia e dei minori, diventando poi il primo studio d’Inghilterra a creare un settore riservato ai casi di violenza all’interno della famiglia: un successo che dichiara essere il suo traguardo più importante. Se prima una donna molestata era abbandonata a se stessa, oggi, grazie alla creazione di un’organizzazione capillare per seguire e risolvere caso per caso, in ogni dettaglio e in tempi velocissimi il problema, essa viene assistita e guidata nella giusta direzione.
Inoltre, insegna diritto dei minori all’Università di Leicester e per otto anni è Presidente part time dello Special Educational Needs and Disability Tribunal. Occuparsi di diritto di famiglia, di minori e delle comunità musulmane e nere le ha permesso di guadagnare la conoscenza di gran parte del mondo.
Ci ha parlato della differenza tra la Sicilia, occupata da poca gente e per di più sempre la solita, e il suo studio londinese, visitato da clienti di sessanta nazioni. Scelte che le hanno dato l’opportunità di capire la fratellanza e l’uguaglianza delle culture.
Simonetta Agnello Hornby si è dimessa come giudice tre anni fa, dedicandosi pienamente al suo lavoro di scrittrice, iniziato nel 2000 e consacratosi nel 2002 con la pubblicazione de La Mennulara, ovvero la raccoglitrice di mandorle, edito da Feltrinelli e vincitore di numerosi premi narrativi. Tutti i libri successivi, tra cui La zia marchesa (2004), Boccamurata (2007), Vento scomposto (2009), La monaca (2010), Il veleno dell’oleandro (2013) sono stati bestseller e tradotti in numerose lingue.
Prima di terminare la sua presentazione, l’avvocato-scrittrice ha promesso a tutti gli studenti in sala di essere disponibile per qualsiasi aiuto, per qualsiasi dubbio possa sorgere, mantendendo, in linea col mestiere di una vita, la sua filosofia di fratellanza e ospitalità. Per questo, ha reso noto il suo indirizzo mail privato!!”
Grazie a Mattia, al liceo Machiavelli – Capponi, alla casa editrice Giunti e naturalmente alla scrittrice Simonetta Agnello Hornby!